Clavesana, "Robi" Ballauri: «Il mio primo album “Carezze” è dedicato a chi non smette mai di sognare»

Al suo interno ci sono la voglia di ballare, di sentirsi deboli, di urlare a squarciagola, di abbracciarsi e di tornare a casa. Venerdì, allo scoccare della mezzanotte, è uscito su tutte le piattaforme di streaming “Carezze”, il primo disco del clavesanese Roberto Ballauri, in arte Robi. Contiene 13 tracce, 5 (“Secondo giro”, “Passerai leggero”, “Casa”, “Un fiore nel taschino” e “Dimenticanze”) erano già uscite nel corso dei mesi scorsi, 8 sono completamente inedite. Tutte sono state registrate nello studio di Kevin Mancardi a Farigliano e poi mixate da Davide Tagliapietra, chitarrista e produttore, tra gli altri, di Gianna Nannini e Tiziano Ferro. La prima occasione per ascoltarle dal vivo venerdì 18 alle 21 al teatro “Fratelli Vacchetti” di Carrù.

Robi, venerdì è uscito il tuo primo album: qual è il tuo stato d’animo?

«Sto provando un bel mix di emozioni. Alla preoccupazione legata a come sarà accolto prevale la soddisfazione per aver creato qualcosa che prima non c’era. Anche se magari non piacerà a tutti sono contento perché questo lavoro mi rappresenta al 100%. Come ho sperimentato a “La Scala del Re” la musica funziona quando è diretta: spesso le cose semplici sono quelle che parlano al cuore...».