Il compleanno speciale di Lidia: raccolti più di 2.000 euro per il Canile Rifugio 281

«Non sono una che organizza feste ma questa mi sembrava un’ottima scusa». Spiega così la sua idea Lidia Manzone, giovane fariglianese che nei giorni scorsi ha festeggiato il suo 26° compleanno in un modo molto originale. Ha organizzato una festa nei minimi dettagli, dal buffet allo spettacolo al deejay set che ha fatto ballare e divertire tutti gli invitati, chiedendo non dei regali per lei ma una donazione, piccola o grande, per il Canile Rifugio 281 di San Michele, dove lavora come volontaria.

«Siete venuti per festeggiare il mio compleanno, ma anche per qualcosa di più grande: un gesto d’amore verso chi non può parlare, ma sa amare meglio di chiunque: i cani - ha detto Lidia agli invitati -. Non ho voluto regali, perché già avere voi qui è un regalo enorme. Ho solo chiesto una cosa: una donazione, piccola o grande, da trasformare in una speranza concreta per i cani del canile 281 dove faccio volontariato. Il mondo dei canili non è fatto solo di storie tristi, ma è anche un mondo pieno di code che ricominciano a scodinzolare, di seconde possibilità, e di persone che ogni giorno si impegnano per dare dignità a chi è stato dimenticato. E poi, diciamolo: non è una vera festa senza un po’ di pelo addosso. I nostri amici a quattro zampe, se potessero, sarebbero qui con noi. Probabilmente a rubare la torta, o a farsi coccolare da tutti voi. Grazie, buon compleanno a me, buona serata a voi e buona vita a tutti quei cuori che aspettano solo di essere accolti».

Era perfino previsto un dress code, in total white. «Vi ringrazio di cuore per aver capito lo spirito di questa serata: bianco come il colore della festa, ma anche come il simbolo di una pagina nuova che vogliamo scrivere insieme, fatta di rispetto, empatia e leggerezza» ha spiegato Lidia.

«Da sempre sono appassionata al mondo dei cani - ha proseguito -, ne ho tre e qualche anno fa ho frequentato il corso per iniziare a dare una mano come volontaria al Canile Rifugio 281: ci vado almeno un pomeriggio a settimana, mi piacerebbe riuscire ad andare più spesso ma non è facile trovare il tempo tra il lavoro e tutto il resto. Ho un cane “adottato a distanza”, Remì, col pelo bianco e soffice. Lo porto a passeggio e mi prendo cura di lui in particolare, ma come gli altri volontari mi occupo anche di altro, come lavare le ciotole, sistemare gli attrezzi, tenere puliti gli spazi. Ci fermiamo anche fino a tardi, fino a quando c’è bisogno di noi, ma non ci pesa: lo facciamo davvero con il cuore».

Alla fine sono stati raccolti ben 2.085 euro, che sono stati devoluti al Canile Rifugio 281. «Decideranno loro come utilizzarli, tra sterilizzazioni, cibo e medicine le spese non mancano, sono contenta di poter contribuire almeno in parte».

Per conoscere da vicino le attività del canile è possibile visitare il sito www.geassociazione.eu o le pagine Facebook “Gea il cerca casa” e Instagram “geacanilerifugio281”.