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Truffe agli anziani, due arresti della Squadra Mobile. I gioielli rubati che cercano i legittimi proprietari

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Truffe agli anziani, due arresti della Squadra Mobile. I gioielli rubati che cercano i legittimi proprietari

Gli anelli recuperati dalla Polizia: si cercano i proprietari

23/10/2025 - 22:19

Due arresti, uno uomo ed una donna. Avevano appena messo in atto la truffa ad un’anziana residenti in corso Piave, ad Alba. L’azione è avvenuta mercoledì.

I FATTI

Si fingevano addetti della società che gestisce l’acquedotto, inviati dall’amministratore di condominio, i due pluripregiudicati, un uomo ed una donna, L.L. e V.R., appartenenti alla comunità sinti piemontese, domiciliati in provincia di Asti, che la mattina di venerdì, 10 ottobre, si sono presentati alla porta di casa di un’anziana donna, residente nel centro di Alba e, con la scusa di dover verificare la qualità dell’acqua ed escludere l’eventuale contaminazione, si sono introdotti all’interno dell’appartamento sottraendole con l’inganno denaro e gioielli.

L’INSEGUIMENTO

I due, già individuati dai poliziotti della Squadra Mobile di Cuneo a seguito di indagini scattate dopo altri colpi messi a segno nel capoluogo provinciale, con analogo modus operandi, durante la fuga verso il territorio astigiano, dopo un rocambolesco inseguimento lungo l’autostrada 33, sono stati bloccati ed arrestati dalle pattuglie della Sezione “Reati contro il patrimonio”, che li monitoravano da giorni.

LA REFURTIVA

All’atto del controllo di polizia, i due truffatori venivano trovati in possesso della refurtiva sottratta poco prima all’anziana donna, ovvero la somma di 350 euro e numerosi gioielli tra anelli, bracciali, collane e orecchini, che la vittima aveva riposto in frigorifero, su suggerimento di uno dei malfattori che l’aveva convinta del serio rischio che i preziosi potessero subire la contaminazione dell’acqua. Tale operazione era, in realtà, servita alla coppia criminosa ad assicurarsi l’intero bottino, che con fare fraudolento veniva sottratto alla povera anziana. All’interno dell’abitacolo della vettura dei due presunti truffatori, i poliziotti hanno trovato, inoltre, altri oggetti preziosi e la somma di circa 900 euro, verosimile provento di attività illecite, per cui la Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, sta effettuando gli opportuni accertamenti per risalire ai presunti proprietari della merce.

I due, a carico dei quali sussistono fondati elementi per ricondurre alla loro attività illecita la commissione di alcune truffe commesse nella “Granda”, dopo l’arresto sono stati condotti l’una alla Casa Circondariale “Lorusso-Cotugno” di Torino e l’altro a quella di Cuneo.

LA RACCOMANDAZIONE DELLA QUESTURA

La Polizia di Stato invita tutti alla massima attenzione e a non esitare a chiedere aiuto alle Forze di polizia. La responsabilità degli indagati, per i quali sussiste la presunzione di innocenza, sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna.

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