LETTERA
29/10/2025 - 12:03
Riceviamo e pubblichiamo.
Negli ultimi anni ho visto Mondovì e tutto il suo territorio crescere, cambiare, aprirsi sempre di più. Siamo un’area viva, piena di idee e di gente che lavora con passione: dalla ristorazione ai festival, dalle aziende artigiane ai locali che tengono viva la notte. Eppure, tutti noi condividiamo un limite quotidiano: gli spostamenti. Chi vive a Mondovì, Carrù, Bastia, Vicoforte, Morozzo, Ceva, Monastero Vasco, Roccaforte o Villanova Mondovì lo sa bene: la sera o nei weekend, muoversi è complicato. Pochi taxi, nessun servizio strutturato, e chi vuole uscire spesso deve contare su un passaggio di fortuna o rinunciare a partecipare a eventi, cene o concerti. Credo che sia arrivato il momento di pensare in grande e portare nel nostro territorio un sistema di trasporto smart, moderno e sicuro, sul modello di Uber o di piattaforme simili che in molte città italiane hanno già rivoluzionato il modo di muoversi. Un servizio di questo tipo non sarebbe solo una comodità: significherebbe più sicurezza sulle strade, nuove opportunità di lavoro per i giovani e per chi ha un’auto, e un forte impulso per il turismo locale. Pensiamo alle Langhe, ai ristoranti e alle cantine che ogni weekend accolgono migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero, o ai birrifici artigianali come il Baladin di Piozzo, simbolo di qualità e innovazione. Tutti questi luoghi potrebbero beneficiare di un sistema che collega i paesi, rende gli spostamenti semplici e incentiva chi vuole vivere le nostre eccellenze in modo sicuro e sostenibile. So che non è una cosa semplice, ma le idee nuove nascono così: da chi ci crede e le lancia con sincerità. Io lo faccio da cittadino, da artista, da imprenditore locale, ma soprattutto da persona che ama profondamente questa terra. Proviamo insieme a rendere Mondovì e le Langhe più connesse, più libere, più moderne.
Marchino
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