18/07/2023 - 17:30
Sarà di nuovo il ritorno dell'Atlantico a sancire in sincronismo con la Luna Nuova un nuovo cambio del tempo. Ci perdonerete se per il momento saltiamo questo mercoledì 19 luglio così come non ci soffermiamo sul giovedì. Queste ultime sono giornate in cui continuerà ancora l'andamento caldo di questa metà di luglio, ma noi preferiamo volgere lo sguardo alla apertura che si preannuncia per venerdì quando, insieme al presentarsi della prima esile falce di luna sull'orizzonte occidentale, il tempo che fa darà forse retta all'antica norma non scritta ma recitata di generazione in generazione secondo cui “Luna neuva, tre dì a la preuva”. Il detto, nato da chi ancora osservava il cielo notturno, non dice che il cambio di Luna produrrà senza fallo il cambio del tempo. La civiltà “del pressappoco” era tutto sommato più attenta e umile di molta della nostra attuale civiltà “della precisione”. Difficilmente era apodittica, decisa e autoritaria e lasciava spazio al possibile, la traccia di qualche dubbio. Era, naturalmente nei casi migliori, ironica, popolana nel senso migliore del termine, non “populista”. Tant'è, il tempo dei primi giorni della nuova luna avrebbero deciso quello dei giorni a seguire e, nel nostro caso, sarà il tempo del fine settimana a decidere quale estate sarà ancora dopo aver passato la boa di metà luglio. La novità (che poi quest'anno proprio tale non è) sarà che l'Atlantico c'è. C'è ancora nonostante l'arrembaggio verso settentrione dell'anticiclone africano che ha ricreato quella bolla calda e afosa che da almeno un ventennio è la cifra termica di tutte o quasi le nostre estati, specie a luglio. L'atlantico c'è e, a differenza di quanto successo negli ultimi due-tre anni, investe Piemonte e Granda offrendoci a tratti incursioni al di qua dell'arco alpino tali da rinfrescare le temperature e provocare qualche temporale anti-siccità. Sarà così da venerdì che le massime cominceranno a calare dopo gli exploit degli ultimi giorni. Da 32-34 e più gradi di massima passeremo a 27-28° venerdì, a 29-30° sabato per poi risalire di un grado o due domenica quando i temporali saranno finiti e il sole sarà da pieno ma gradevole luglio. Saremo allora arrivati già al 23 e da lunedì 24 dovrebbe iniziare una lunga fase che potrebbe durare secondo i modelli sino a fine mese e oltre con cieli sereni e sole vivo ma con temperature più che gradevoli intorno ai 27-28 gradi nelle massime e con minime notturne tornate finalmente ad essere “umane”. Una fase di fine luglio che si delinea quindi più da anticiclone atlantico-azzorriano che non da africano, come quello che ci ha invaso negli ultimi giorni facendoci boccheggiare. Torniamo così a questo mercoledì e al giovedì di domani. Martedì mattina sulle nostre Alpi è stata notte africana sino a quote alpine di 1600 metri e oltre spazzate dai rèfoli di un Foehn caldo che ha portato le minime sopra Limone, a quota piste di sci, quasi a 24 gradi. In pianura il Foehn non è arrivato ma potrebbe farlo proprio questo mercoledì con massime che tra Monregalese, Fossanese e Langhe potrebbero essere da primato. Primo effetto, l'umidità cala. Secondo, arriva un contrasto termico tra flussi atlantici che superano le Alpi e pianura surriscaldata adatto ai temporali potenti. Staremo a vedere, intanto noi con il nostro giardino aspettiamo la svolta annunciata dalla Luna nuova.
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