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Santa Lucia, non più il più corto che ci sia, ma giorno di svolta

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Per Capodanno “il passato non dimentica” e il nostro meteo “fa ginnastica”.

12/12/2023 - 18:39

perché dopo la riforma gregoriana del 1582 non coincide più con il solstizio invernale. Verissimo, perché se per assurdo quella riforma non ci fosse stata e Gregorio XIII non avesse di colpo cancellato dal calendario 10 giorni,  il solstizio cadrebbe non il 22 dicembre (come cadrà quest'anno) ma all'incirca il 3 gennaio del 2024 e il Natale slitterebbe a sua volta all'Epifania. Tra parentesi, pensate se qualcosa del genere dovesse essere fatto oggi, cosa succederebbe sui social. Non che nel 1582 la decisione di papa Gregorio XIII (sostenuta da decine di scienziati) non avesse incontrato opposizioni sia tra la gente che da diversi regnanti europei, ma quello era un periodo in cui si stava per affermare la scienza galileiana e -non ci crederete- allora i “terrapiattisti” non c'erano più (o non c'erano ancora). La specie umana evolve più o meno, ma con qualche rinculo improvviso e inaspettato: noi ci ritroviamo in uno di questi rinculi ma non dobbiamo smettere di essere fiduciosi. Dopo il 1582 il mondo agricolo seppe apprezzare una riforma del calendario che aveva rimesso al loro naturale posto le date delle semine, delle fioriture e dei raccolti ed anche il calendario liturgico tornò ad avere un senso tra la gente. Forse domani chi oggi ripete logori e violenti proclami contro la scienza “colpevole” di dirci quale futuro ci attende con l'uso dei combustibili fossili verrà zittito, dimenticato, come avvenne per gli oppositori della riforma di Gregorio XIII. Sarà così, crediamo. Anche se speriamo che possa succedere non per l'avverarsi della definitiva catastrofe finale ma per un repentino e salvifico ritorno alla ragione. Passando dalla ragione ai sensi, sono questi ultimi a dirci che a santa Lucia qualcosa cambia. Cambia il tramonto del sole, che da questo giorno comincia a ritardare. Prima qualche secondo e poi qualche minuto in più, infine all'Epifania comincerà anche ad anticipare il suo sorgere, di alba in alba, di giorno in giorno. Così chi patisce il buio anticipato a santa Lucia ricomincia a sorridere perché un'uscita sembra possibile. Il 13 dicembre è anche un momento di svolta. Se l'inverno ritarda, a santa Lucia inizia. Se è già iniziato, si interrompe. Tanto più se, con la tradizione contadina, credete che la Luna “nuova” possa cambiare anche il tempo. Il novilunio cade proprio il 13 e, dopo l'ultima debole offensiva perturbata di mercoledì, il cielo ritorna sereno  nelle prime ore di giovedì (tra le due e le quattro) e potrà mostrare ai curiosi del cielo, complice la “luna nera”,  le strisce delle “stelle cadenti” dello  sciame delle Geminidi: 100 meteore all'ora. Non solo. Dopo un avvio quasi “classico” dell'inverno nel fine settimana torna in forze l'anticiclone con tutto il suo corredo di nebbie sulle basse e di inversioni termiche in montagna. Le massime aumenteranno. prima giovedì e venerdì, poi lunedì e martedì quando tra Cuneo e Mondovì saliranno forse a 15 gradi e oltre. Non andrà bene per la neve delle piste, non andrà bene per le nostre riserve.

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