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Per fortuna ogni tanto passa una cometa a ricordarci qualcosa

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Se un battito d'ali di farfalla può farci tornare al '900

24/09/2024 - 15:54

Per fortuna ogni tanto c'è una cometa in arrivo che sembra riportarci un po' di conforto. Lo spettacolo che si preanuncia per il mese di ottobre potrebbe essere simile a quello della Hale-Bopp che nel 1997 ha illuminato le nostre notti per settimane e mesi con la sua duplice lunga coda, quella di polveri curva e rossiccia e l'altra, gassosa, azzurra come la fiammella del gas di cucina. Meno male, perché questi spettacoli che non a caso terrorizzavano le masse tenute nell'ignoranza, potrebbero forse servire ancora oggi non dico a farci capire ma almeno per un momento a farci pensare che l'onnipotenza  -sottratta agli dei, in questo mondo privo di dei benevoli-  non è ancora del tutto alla nostra portata. No, le comete girano per lo spazio secondo periodi e leggi che appartengono alla fisica e nemmeno il più esaltato entusiasta di Elon Musk e della sua creatività potrà -senza ridere di gusto- immaginare il magnate afro-americano padroneggiare e cavalcare una cometa nello spazio planetario, ebbro di volontà di potenza, così come, nella novella settecentesca, faceva il barone di Muenchhausen che volava nel cielo a cavalcioni di palle sparate dal cannone. Superstellare Musk a parte (e dimenticando anche il danno che ha fatto all'astronomia con le processioni dei suoi satelliti nel cielo notturno) la cometa che potrebbe riportarci un po' di conforto è la “non periodica” Tsuchinshan-Atlas, scoperta dall'Osservatorio cinese della “Montagna purpurea” e dal programma di ricerca asteroidi Atlas, che da ottobre potrebbe essere visibile ad occhio nudo. Non fosse che sarà troppo vicino al Sole per essere osservabile. Però, se sopravviverà nel passaggio attorno alla nostra stella potrebbe poi diventare splendida: la cometa di questo secolo, come fu per quello scorso la Hale-Bopp. No Musk non può e forse non potrà mai cavalcare le comete come invece faceva in un racconto anonimo il folle barone del '700. Ma non potrà nemmeno fermare con le sue parole (“rassicuranti”) un cambio climatico che in Emilia ha provocato poco fa tre eventi “secolari” in appena un anno. Ricordiamoci che nel 1994 l'alluvione del Tanaro si pensava fosse un evento che poteva ripetersi soltanto ogni 100 anni: invece si ripresentò 22 anni dopo nel 2016 (ma con pochi danni perché c'erano state opere ) e poi ancora nell'ottobre 2020 con la tempesta Alex tra Roya e Vermenagna. Il clima riscalda il mare. L'acqua è pigra e rilascia a lungo i calori estivi accumulati ma quando arrivano le frescure d'autunno la miscela diventa esplosiva. Anche se quest'anno abbiamo avuto l'impressione di un “quasi” ritorno alla norma, le temperature sono in realtà cresciute di più di un grado rispetto alla già calda media trentennale 1991-2020: nonostante un settembre fresco come da 9 anni non vedevamo e anche se da 10 anni non pioveva così. A parte giovedì, fino al 7 di ottobre non ci saranno più piogge degne di nota, ma la ripresa anticiclonica non sarà tale da riportarci alle temperature “quasi estive” delle ultime ottobrate. Dopo il calo di lunedì le medie si rialzeranno un po':  lente (anche loro) nell'allestire la tavolozza meravigliosa dei “foliages” autunnali. 

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