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Non basterà l'equinozio a far primavera

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Non basterà l'equinozio a far primavera

18/03/2025 - 18:46

Lunedì ci era parso di avvertire finalmente i veri, definitivi sentori di primavera, quelli non solo dell' inimitabile miscela del sapore terroso che ti entra nel naso con la seduzione dell'erba nuova ma quella dei primi tappeti di verde brillante e chiaro, tenero, che via via tra aprile e maggio si induriranno fino ad scurirsi a giugno e poi da luglio ad agosto farsi sempre più secchi e polverosi. Sole caldo quasi da estate sulla scenografica piazza della Rocca che sembrava poter chiudere finalmente un inverno pigro, autunnale, noiosetto e senza neve al piano. Non è stato così e l'arrembata artica che avevamo letto nelle mappe meteo, puntuale, ha disperso d'un botto questo sogno di primavera. Vero che la neve non è scesa in basso come i modelli avevano minacciato, anzi. La piazza di Limone era umida ieri ma per nulla bianca, ovunque però tutto faceva pensare ancora e sempre all' autunno. Ci riprenderemo tra oggi e domani, finalmente equinozio di primavera, con il sole che torna tra qualche nuvola ma con arie che saranno ancora fresche la mattina e, in tendenza, gelide nelle campagne basse e umide mentre le massime si avventureranno appena appena sopra i 10° per poi fermarvisi venerdì prima dell'arrivo di un nuovo, ennesimo impulso perturbato. Questo marzo sembra seguire il trend piovoso del suo predecessore: quello del 2024 era stato il più piovoso nel Cuneese-Monregalese da 50 anni a questa parte e se questo del 2025 non arriverà a tanto si consola già comunque con il centinaio di millimetri fin qui raggiunti e superati. Un dato positivo per la nostra agricoltura che, se in gran parte ripresasi dallo shock dell'aridità estrema del 2010-2022, rimane sempre vigile ad ogni sospensione delle piogge come quella tra il novembre e il dicembre 2024 e di questo ultimo febbraio. Il timore non è (e non sarà) la mancanza di pioggia perché anzi i modelli ne prevedono appunto ancora dopo il venerdì (sempre più nuvoloso), subito dopo in un ennesimo sabato e in una domenica dal meteo ancora più che deludente. Si riapre, dopo la parentesi da Est, il flusso da Sudovest che promette piogge moderate ma localmente forti con un accumulo nella cinquantina di ore previste di durata dell'evento tra i 15 e i 25 millimetri e con temperature di nuovo al ribasso specie nelle massime (10-11 °) con le minime intiepidite a 5-7° dai flussi atlantici. Un maltempo che si allontanerà da lunedì pomeriggio per lasciare spazio a un po' più di sole, anche se in un contesto ancora variabile. Le temperature massime aumenteranno in modo più deciso tra il 26 e il 27 marzo raggiungendo -e superando forse- finalmente quella media termica di 10° (temperatura massima più minima diviso due) che da sempre è la cifra della nostra primavera.

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