MENU

“Avrìl, tuti i dì 'n barìl”

CONDIVI QUESTA NOTIZIA:
Non basterà l'equinozio a far primavera

16/04/2025 - 15:04

Ah le piogge di primavera! Sono da sempre un rebus da decifrare soprattutto rispetto alla “stagione”, e cioè al concreto risultato di raccolte, maggesi, vendemmie, mietiture e così via, di prodotto in prodotto fino a funghi e tartufi. Da sempre la “cultura contadina” guarda con sospetto alle piogge di primavera. I detti popolari si sono accaniti su queste aspersioni umide che possono preludere ad annate buone, ottime o pessime. Da sempre per la campagna “ è l'annata a fare il grano”. Non è la terra a fare il grano e tutti gli altri prodotti, è la stagione: se buona o se cattiva. E, nella stagione, soprattutto le piogge. Se troppe, se poche, se nulle. Qui le idee erano piuttosto chiare. Marzo doveva essere secco, il più secco possibile. Tanto che a marzo “'n campagna a douvrìa pisé gnanca 'n giari”, nemmeno un topolino dovrebbe bagnare la terra. Un divieto che veniva esteso anche a maggio, che doveva essere a sua volta un mese bello e secco tale da permettere alle fioriture di esplodere a loro piacimento senza limite alcuno. La pioggia era consentita, anzi desiderata, invocata addirittura soltanto per aprile. “Avrìl tuti i dì 'n barìl” era il refrain che accompagnava lo stillicidio del mese di mezzo, quello tra i due necessari “mesi secchi” di primavera. Ma invece in genere non è mai stato così. Almeno qui da noi, nel nostro angolo subalpino, aprile è da sempre tra i mesi più piovosi. Se guardiamo alla serie storica secolare è battuto soltanto da maggio, se prendiamo invece quella degli ultimi trent'anni, quelli del riscaldamento, aprile è il mese più piovoso in assoluto, seguito a ruota da novembre e da maggio. Non stupiamoci troppo allora delle piogge intense che da mercoledì a giovedì irroreranno un po' tutto il Piemonte e la Liguria di Ponente fino a minacciare, dopo una pausa venerdì, anche la sacrosanta festa pasquale di domenica e del lunedì di Pasquetta. Una vasta depressione occidentale arriva fin sulle e oltre le nostre Alpi con piogge previste molto intense mercoledì e giovedì sul nord Piemonte ma un po' meno sul nostro arco alpino che comunque rivedrà ancora neve oltre i 1800-2200 metri. Dopo la rimonta pressoria del fine settimana tra sabato e domenica un'altra depressione penetrerà nel nostro angolo con temporali tra pianura e montagna. Qualche miglioramento è previsto per Pasquetta ma il maltempo proseguirà poi con pause e riprese fino a quasi tutto aprile. E saranno, alla fine, molti i “barili” riempiti da aprile.

Ulteriori informazioni sull'edizione cartacea

Edicola digitale

Sfoglia

Abbonati

LE ALTRE NOTIZIE

Powered by Gmde srl