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METEO E TRADIZIONI

Un amico mi scrive

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Non basterà l'equinozio a far primavera

20/05/2025 - 16:39

di Fulvio Romano

Un amico mi scrive.  Da Parigi, ma è ben radicato nel Cuneese. “Forse la memoria mi gioca degli strani scherzi ma mi sembra che quando ero al liceo già dai primi di maggio ci si metteva in tenuta estiva. A fine scuola verso metà giugno si partiva per delle lunghe giornate dietro la mietitrebbia, al sole e al caldo. Forse i miei ricordi sono sbagliati... Avresti delle statistiche sui vecchi tempi '65-'70 ?”.  Mail come questa ti scatenano ricordi e sensazioni che ti fanno sentire se non più giovane un po' più vivo. Mi riportano sulla stradetta vecchia del Borgo che costeggia il Gesso dove, a metà, c'era una fila di modesti alberi che ti offrivano però un malandrino assaggio di ciliege, gustoso e profumato, tra maggio e giugno quando le lezioni lasciavano posto alle corse – si fa per dire- sull'anello “classico” di Cuneo-Borgo-Fontanelle-Boves, con ritorno a Cuneo su per la salita delle Giuseppine (che ti tagliava fiato e gambe). Le statistiche ci sono e ho così risposto. “Caro Alberto, i tuoi ricordi sono anche i miei... ma penso che più che a stabilire il clima che faceva (e che fa) servano a ricordarci com'era bello uscire a maggio con la Lacoste mentre i nostri genitori si caricavano ancora di maglie e di giacche pesanti. Tu mi chiedi delle temperature degli anni '60/'70: bene, quei due decenni sono stati i più freddi della nostra storia meteo documentata e quindi da fine Ottocento. La temperatura media di quei due decenni fu a Cuneo attorno ai 10,8°, mentre in questi nostri ultimi anni di riscaldamento climatico le medie annuali veleggiano ormai sopra i 13°... ! A loro volta le primavere degli anni '60/'70 erano tra i 9,1° e i 9,5° mentre in questo ultimo decennio siamo ormai attorno ai 12,8°. Come vedi le tue, le nostre attuali sensazioni di ritorni di frescure e di maltempo sono dovute più che al clima alle nostre tante .. ma mai troppe primavere! Un abbraccio”. E avrei potuto aggiungere che anche questo maggio così dispettoso, con finora due terzi dei giorni con piogge, rimane comunque di due-tre gradi sopra la media dell'ultimo trentennio nonostante quei 14 giorni variabili e i piovaschi più o meno forti (come quelli di ieri, martedì). La variabilità continua sia mercoledì che giovedì. Venerdì più sole ma minime fresche per venti da Est. Sabato disturbi locali mattutini che cessano poi per una domenica più serena, ma dal pomeriggio. Il maltempo variabile continuerà ancora lunedì e martedì. I temporali cesseranno forse con la Luna nuova del 27. Secondo uno scenario, questo sì, già visto.

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