La messa del vescovo di Mondovì nella cappella dell'ospedale
10/04/2020 - 12:18
Il vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli, ha voluto iniziare il triduo pasquale con la santa Messa che commemora l’ultima Cena, nella cappella dell’Ospedale di Mondovì. Una celebrazione senza popolo e senza la consueta “lavanda dei piedi” che ricorda il gesto compiuto da Gesù, nel rispetto delle norme igieniche richieste in questi giorni e secondo le indicazioni della Chiesa italiana.
Nell’omelia il vescovo si è soffermato proprio su questo rito oggi omesso, evidenziando, tuttavia, come nell’Ospedale, ogni giorno esso venga tacitamente compiuto. Così si è espresso:
“Stasera, qui, noi non ripeteremo il gesto della lavanda dei piedi, tipico di questa liturgia. Ce lo impedisce la situazione di epidemia. Ma, se permettete, non ce n'è neppure bisogno. Qui, nell'ospedale, il servizio al corpo, il chinarsi al servizio del corpo, non è un gesto straordinario: è la quotidianità, è una liturgia quotidiana che si volge in tutti i reparti. Qui, dove da settimane si vive più che altrove l'emergenza, in questo luogo che, come tanti altri ospedali, è certamente luogo simbolo della carità, e della dedizione di tanti medici e infermieri, Cristo si inginocchia a ogni ora del giorno e ci ricorda la bellezza del servizio dell’uomo all’altro uomo. In queste settimane ci avete dato l'esempio, avete tradotto per noi, concretamente, il cosa significa "lavarsi i piedi gli uni gli altri". Ve ne sono certamente grati gli ammalati, ma ve ne siamo grati anche tutti noi, indistintamente, per l'insegnamento e l'esempio che ci avete dato. Se il Gesù del Giovedì Santo è dove si compie la carità umile e nobilissima della cura del corpo, nessun luogo ne può vantare con certezza la presenza più di un ospedale”.
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