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Nuova vita al Monastero di San Biagio a Mondovì grazie a Casa Do Menor

L'ente non profit ha trasferito i suoi uffici e i suoi progetti fra le mura del tesoro millenario

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Nuova vita al Monastero di San Biagio a Mondovì grazie a Casa Do Menor

04/02/2022 - 01:19

Mille anni. O meglio 1008 anni, sono tanti. Fatto erigere da Eriberto I di Morozzo nel 1014, custode di affreschi del XV secolo, il Monastero di San Biagio a Mondovì è uno dei tesori più antichi di queste terre. La storia più recente lo vede ristrutturato negli anni Settanta, affidato alle oblate nel 1985, colpito da un sisma nel 2014 e di nuovo nel 2017, chiuso nel 2018. Ed oggi rinato, grazie all’associazione non profit Casa Do Menor che sostiene le missioni di padre Renato Chiera. L’ente benefico ha raggiunto e siglato un’intesa con la curia e da dicembre ha spostato nei locali adiacenti al Monastero gli uffici di Villanova Mondovì. Un nuovo inizio, ma sempre a sostegno del territorio, questa volta con uno sguardo all’accoglienza ed alla formazione dei giovani. “Qui intendiamo sviluppare sogni e progetti che coinvolgano i ragazzi all’insegna della cura per la terra” spiegano dall’associazione che per farlo coinvolgerà il Comizio Agrario, cui spetta il merito di essersi preso cura per vent’anni del l frutteto di antiche varietà di mele, e che nei giorni scorsi è tornato a farlo. I tecnici stanno potando le piante che sorgono in un ettaro di terra. I frutti arriveranno col tempo, e con pazienza. Intanto un progetto è già operativo, le api e il loro miele sono protagoniste. Una linea di cosmetici, della Reynaldi spa, il prodotto finale. Lo sviluppo sostenibile il prezioso messaggio di una nuova ripartenza

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