02/05/2022 - 09:47
I cresimati delle annate 2006 e 2007 della zona pastorale di Mondovì sono andati a Roma per vivere un pellegrinaggio organizzato da don Andrea e don Federico. Nei quattro giorni i monumenti visitati sono stati molteplici. In particolare, al sabato mattina si sono recati nella basilica di San Pietro, dove i ragazzi hanno avuto l'occasione di pregare e di rinnovare la confessione della loro fede recitando il Simbolo Apostolico davanti alla tomba di Pietro nelle grotte vaticane. Il pomeriggio di sabato è stato scandito da una lunga passeggiata nel centro storico, dal Pantheon fino al verde del giardino degli aranci. Domenica mattina sono stati catturati dalla bellezza dei mosaici della Basilica di Santa Maria Maggiore, conoscendo anche il luogo di sepoltura di Pio V, già vescovo di Mondovì. Dopo la prima chiesa mariana i cresimati si sono trasferiti nella prima delle chiese, San Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa. Proseguendo nel cammino hanno vissuto in silenzio la salita della Scala Santa, fino al Sanctum Sanctorum, per poi spostarsi in piazza San Pietro dove hanno avuto il piacere di ascoltare le parole del Santo Padre nella preghiera "Regina Coeli". Il Papa, al termine della preghiera mariana, ha rivolto un particolare saluto ai ragazzi cresimati di Mondovì cogliendoli di sorpresa. Nel pomeriggio di domenica, si sono recati nella chiesa di San Luigi dei Francesi dove la vista dei dipinti del Caravaggio, in particolare la "Vocazione di San Matteo", li ha aiutati nella meditazione del Vangelo per poi concludere la giornata celebrando la Messa nella sacrestia del Borromini all'interno della chiesa di Sant'Agnese in Agone. Nell'ultimo giorno si sono diretti fuori le mura, dapprima sulla tomba di Paolo sulla via Ostiense e successivamente visitando le suggestive catacombe di San Callisto sull'Appia Antica, che ha permesso loro di ripensare alle origini del cristianesimo.
Due le riflessioni che li hanno accompagnati durante questi giorni insieme: la prima, ispirata dalla preghiera di Papa Francesco, li ha portati a riflettere sul come si faccia a credere in Gesù Cristo Risorto se non Lo si è mai visto e senza aver mai ricevuto Suoi segni fisici, e la seconda, tratta dal Vangelo di Giovanni (20, 19-31) sull'incontro di Tommaso con il Risorto, li ha portati a riflettere sull'importanza del passaggio dal "vedere per credere" al "credere per vedere".
Powered by Gmde srl