MONDOVI'
11/08/2023 - 15:12
di m.ber
Abbiamo parlato più volte del piccolo Leonardo, il bambino di Mondovì operato di cataratta congenita monolaterale. A giugno era arrivata l’attesa deroga da parte del Ministero della Salute per permettere alle strutture sanitarie di acquistare le lenti Bausch&Lomb, non disponibili in Europa perché prive del marchio CE.
I problemi, però, non erano finiti. La mamma di Leonardo, Anna, e un altro genitore siciliano erano riusciti, con fatica, a reperirle grazie all’Asl Cn1 e all’Asl di Palermo, ma “il problema che si riscontrava in tutta Italia erano le Asl che non sapevano bene la procedura per ordinarle essendo una cosa nuova e rimbalzavano i genitori da un ufficio all’altro – ha spiegato in un post sui social Anna -. Questa perdita di giorni per i nostri figli è veramente una catastrofe, noi non possiamo permetterci di perdere giorni preziosi, stare senza lente significa che non si può fare il bendaggio e il bendaggio è l’unica cosa che serve per sperare in un recupero della vista”. In questo modo, infatti, il cervello dovrebbe imparare ad utilizzare l’occhio affetto dalla patologia, un’operazione da ripetere fino al termine dell’età dello sviluppo della vista.
La buona notizia è che da oggi anche gli ottici potranno comprare le lenti per i bambini operati di cataratta congenita, garantite per il porto notturno.
Un grande cambiamento, “così tante mamme ora non dovranno più “torturare” i loro figli mattina e sera ma potranno tenere su la lente anche 15 giorni. E anche i tanti che sono passati agli occhiali magari possono tornare alle lenti che garantiscono un miglior recupero, chi ha gettato la spugna magari può riprovarci... e avere una speranza in più” aggiunge Anna. Visto il periodo di ferie, ci vorrà qualche settimana per farle arrivare, ma la notizia è comunque molto positiva per tante famiglie.
Per questo la mamma del piccolo Leonardo ci tiene a ringraziare chi l’ha aiutata in questo difficile percorso: “Fondamentale in questi mesi è stato trovare l’aiuto delle istituzioni che si sono rese disponibili a aiutarci, dalla Regione Piemonte al Ministero nella persona della dottoressa Basilisco Alessandra, ai dottori Nucci e Serafino e non finirò mai di ringraziare i giornali che all’inizio mi hanno dato voce per poter arrivare lontano e oltre a risolvere questo specifico problema far anche conoscere questa patologia con le sue relative problematiche”.
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