MONDOVÌ
Da sinistra: Olivier Zol, Christiana Fissore, Ermanno Tedeschi ed Enzo Biffi Gentili
17/08/2023 - 11:11
Nel ponte di Ferragosto, nell’ambito dell’esposizione “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” aperta recentemente al pubblico dalla Fondazione CRC presso il Museo della Ceramica di Mondovì, si è tenuto l’incontro tra il ceramista marsigliese Olivier Zol, il presidente della Fondazione Museo della Ceramica Ermanno Tedeschi, la direttrice del Museo Christiana Fissore e il curatore della mostra Enzo Biffi Gentili. L’evento, in concomitanza con la Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì, ha avviato una serie di scambi culturali con il Comune di Vallauris e la Regione Provenza Alpi Marittime Costa Azzurra, un’occasione per rinnovare e allacciare nuovi rapporti tra il Monregalese e il Sud della Francia, uniti da una comune identità ceramica. Oliver Zol è uno dei pochissimi creatori al mondo di artefatti in grès per l’alchimia, come gli alambicchi, a funzione operativa e pratica, oppure solamente simbolica ed estetica.
«Non è la prima volta che alambicchi e alchimia fanno la loro comparsa a Mondovì - spiega Biffi Gentili -. Già nel manoscritto alchemico settecentesco del maestro Giuseppe da Pamparano, piamontese del Mondovì (scritto e letto esattamente così) sono riprodotte illustrazioni di alambicchi, forni e strumenti alchemici a documentare a Mons Regalis, Mondovì, la pratica dell’Ars Regia, cioè dell’alchimia, l’esistenza incontrovertibile, anche se pochissimi lo sanno, di ricerche alchimiche prima dell’affermazione dell’industria ceramica in zona. La presenza di Zol è stata occasione per celebrare la tradizione alchemica monregalese e ribadire il legame tra questo territorio e la Costa Azzurra, già profondamente attestata nella mostra dedicata a Peverelli, Picasso e Vallauris».
«Il carattere transfrontaliero della mostra è occasione preziosa per rinnovare l’attenzione sugli antichi circuiti geografici, chimici, socio-antropologici del savoir faire ceramico tra Basso Piemonte e Provenza, - dichiara Fissore -. L’incontro ha permesso di approfondire il tema dell’alchimia in ceramica e apprezzare le competenze del poliedrico artista. Nel prossimo futuro il museo intende spendersi come volano attivo e dinamico nel costruire un articolato progetto di rete transfrontaliero capace di rimettere in circolo reti corte e lunghe già attivate e svilupparne di nuove, con l’obiettivo di unire forme e differenti caratteri, valorizzando le radici conservate e tramandate dalle istituzioni museali e dalle storiche realtà produttive ancora operanti e sviluppando un percorso unitario con positive ricadute sulla comunità».
La mostra “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” ospita la collezione di cinquanta ceramiche inedite dell’artista Cesare Peverelli, realizzate a Vallauris e donate alla Fondazione CRC − nell’ambito del progetto “Donare. Rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo” - dall’imprenditore provenzal-piemontese Michel Ribero. Cogliendo l’occasione del cinquantenario della morte di Pablo Picasso, il curatore Biffi Gentili propone in mostra un accostamento tra le ceramiche di Peverelli e una serie di linoleografie del padre del Cubismo, realizzate anch’esse a Vallauris. L’esposizione è visitabile ad ingresso libero fino a domenica 5 novembre: fino al 15 settembre, venerdì e sabato dalle 15 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 19; dal 16 settembre: giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Per Info: iatmondovi@visitcuneese.it o 0174/330358.
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