«Donna, al di là della retorica e degli omaggi floreali»

Non tanto e non solo la “Festa della donna dell’8 marzo, ma la Giornata dei diritti delle donne”. Così Francesca Bertazzoli, giovane assessore del Comune di Mondovì (tra le deleghe ha quella per le Pari opportunità) intende la data nota in tutto il mondo per sottolineare i diritti fondamentali. Abbiamo chiesto a lei l’intervento a nome di molte donne che la pensano così. Eccolo di seguito:

«La Giornata internazionale dei diritti delle donne deve oggi intendersi come un momento di riflessione e non come una semplice occasione di festa. Al di là della retorica e degli omaggi floreali, insomma, è necessaria una presa d’atto collettiva sulla disparità di genere salariale. Secondo il Global Gender Gap Report del 2022, ad esempio, al ritmo attuale ci vorranno ancora almeno 100 anni per colmare il divario economico-lavorativo tra uomini e donne. Un tempo lunghissimo se si considera che in Italia la ricorrenza viene celebrata da ben 102 anni, evidentemente non sufficienti per compiere passi avanti sostanziali. Nel 2021, infatti, alcuni studi di Ipsos per WeWorld hanno evidenziato come le donne siano state di fatto le principali vittime della pandemia, con sei donne su dieci tra i 25 e i 34 anni che hanno peggiorato la propria situazione economica. La Giornata internazionale dei diritti delle donne, però, deve anche aiutarci a non distogliere lo sguardo da Paesi e realtà dove la condizione femminile è quotidianamente calpestata e oltraggiata. L’8 marzo, allora, come punto di partenza per un impegno condiviso volto a rafforzare l’intera comunità senza alcuna distinzione di genere. Educazione, formazione, rispetto: l’Amministrazione comunale, per ciò che le compete, è pronta a fare la sua parte».