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“Terroir Dogliani”: la Bottega del Vino invita a scoprire il territorio della Docg e i suoi vini

Parte sabato una tre giorni di masterclass, laboratori e banchi d’assaggio tra Dogliani e Mondovì

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“Terroir Dogliani”: la Bottega del Vino invita a scoprire il territorio della Docg e i suoi vini

29/05/2024 - 18:24

di f.trax

Guarda al Monregalese quest’anno la Bottega del Vino, il consorzio tra i produttori della denominazione Dogliani Docg. Così, volendo presentare le nuove annate di Dogliani Docg e Dogliani Docg Superiore, dall’1 al 3 giugno organizza tra Dogliani e Mondovì una tre giorni denominata “Terroir Dogliani” durante la quale si allargherà il discorso agli altri vini prodotti e a tutto il territorio della denominazione. «Il Dolcetto - commenta Nicoletta Bocca, presidente della Bottega del Vino Dogliani - è un vitigno molto diffuso nel sud del Piemonte, ma è impossibile farlo crescere altrove, ogni esperimento in questo senso è stato vano. E il Dolcetto a Dogliani si distingue dagli altri per la straordinaria combinazione di vitigno, clima, terreno, cultura e lavoro dell’uomo. Però qui si possono coltivare altri vitigni, con risultati di assoluto interesse. A Terroir Dogliani si potranno infatti assaggiare anche vini bianchi, spumanti, rosati e rossi. E calati in una cornice incredibile bellezza, si potrà assaporare la gastronomia delle nostre terre, dai sapori semplici e antichi».

A Terroir Dogliani, come detto, grande protagonista sarà il Dolcetto, emblema e identità di questa parte di Langa comprendente 21 comuni tra cui Bastia, Briaglia, Castellino Tanaro, Mondovì, Niella Tanaro, San Michele Mondovì e Vicoforte. Ma il programma di masterclass, laboratori, banchi d’assaggio proporrà anche vini nati da altri vitigni, una produzione che sta crescendo fra i confini del Dogliani Docg, oltre alla ricca cultura enogastronomica del territorio doglianese. Si comincia sabato 1 a Dogliani nelle suggestive cantine storiche della Bottega del Vino: alle 14 aprono i banchi di assaggio (fino alle 20). Parallelamente, alle 15 inizia il laboratorio dedicato al Dogliani Superiore Docg 2022 e Classico 2023 accompagnato dalle carni crude, salsiccia di Bra, battuta e vitello tonnato. Segue il laboratorio Terre Alte del Dogliani: un Nebbiolo Territoriale accompagnato dai formaggi di pecora e capra della Langa. Nel frattempo si può visitare la mostra del pittore Angelo Ruga (l’introduzione alle opere esposte sarà alle 18, seguita da un aperitivo). La giornata si chiude con la cena nell’Osteria Battaglino, con quattro piatti abbinati ad annate d’archivio (prenotazione obbligatoria). Domenica 2 la manifestazione si sposta nel medievale Palazzo Fauzone di Montaldo a Mondovì. Alle 11 c’è il laboratorio dedicato al Riesling, accompagnato da pesci di fiume affumicati. Alle 12 quello sul Pinot Nero, accompagnato dai salumi d’oca, mentre contemporaneamente aprono i banchi d’assaggio, fino alle 20. Alle 15 l’ultimo laboratorio, Terre Alte del Dogliani per l’alta Langa, accompagnato dalla terrina di coniglio. Alle 18,30 la presentazione del libro “Alta Langa” edito da Slow Food e la sera gran finale all’Osteria Bertaina: cena sotto i portici in Piazza Maggiore con le nuove annate dei produttori della Bottega (prenotazione obbligatoria). La giornata di lunedì 3 sarà riservata a operatori del settore e a giornalisti, con masterclass e approfondimenti strettamente legati al vino. «Abbiamo cercato di far “evolvere” quella che doveva essere una mera presentazione delle nuove annate del Dogliani Docg - aggiunge Anna Maria Abbona, ex presidente ed attuale consigliere della Bottega del Vino - in un evento che permettesse di riflettere su come stanno evolvendo la produzione e il turismo in zona. Se ci siamo spostati a Mondovì è anche per coinvolgere chi vive in una parte importante del territorio della denominazione come il Monregalese che ha grande potenziale».

 

 

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