MONDOVÌ
31/12/2025 - 18:59
«Oggi mi scrive Mauro, da Mondovì, stupenda cittadina del Piemonte, famosa per le mongolfiere e il disagio giovanile». È bastata questa frase perché, nel giro di poche ore, sugli smartphone di molti monregalesi comparisse lo stesso video, condiviso tra WhatsApp, Instagram e Facebook. A pronunciarla non è lo storico Alessandro Barbero, ma il comico Alessandro Bianchi, autore di una riuscitissima imitazione che ha rapidamente fatto il giro del web.

Nel monologo, costruito con ritmo e lessico perfettamente barberiani, Bianchi affronta un tema “storicamente fondamentale”: l’esistenza di Babbo Natale. «Chi dice che Babbo Natale non esiste dice, permettimi la volgarità, delle castronerie», sentenzia il finto professore, prima di spiegare che «il primo Babbo Natale nasce nel Medioevo ed è San Nicola di Bari», talmente "Babbo" da lasciare di nascosto ad un ricco decaduto tre sacchi di monete d’oro.

La riflessione si fa poi più profonda, e decisamente più contemporanea, quando il discorso arriva all’eredità del ruolo: «Da allora il compito si tramanda segretamente di padre in figlio, come con i re o i primari di ospedale», con inevitabili conseguenze. «Questo genera un’infinità di imitazioni, ma l’originale è uno solo».
Ed è qui che arriva il "colpo finale", uno dei passaggi più surreali del video: «Se togliamo a Babbo Natale il vestito rosso, la barba, gli occhiali, il doppio mento… chi rimane? Jeff Bezos». Chiusura da applausi: «Allora chi è il vero Babbo? Lui o tu, caro Mauro?».

A firmare il monologo è Alessandro Bianchi, nato a Parma nel 1969, diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Genova e volto storico del gruppo comico Cavalli Marci, insieme a Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri. Tra anni Novanta e Duemila ha segnato la comicità italiana con teatro, radio e televisione, da Ciro, il figlio di Target a Quelli che il Calcio, passando per Bulldozer, Colorado e, più recentemente, il Gialappa’s Show.
L’imitazione prende di mira con affetto Alessandro Barbero, storico medievalista e divulgatore tra i più amati dal grande pubblico, capace di trasformare la storia in racconto popolare tra libri, tv, podcast e conferenze affollatissime.
Intanto, tra una mongolfiera e l’altra, Mondovì ringrazia: per una volta è diventata virale per una risata colta.
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