MONREGALESE
29/03/2020 - 21:04
Dopo essersi rivolta al Ministro della Salute Roberto Speranza, il sindaco di Roburent Giulia Negri ha inoltrato una lettera a tre altri ministri, quello di Economia e finanza Roberto Gualtieri, quello del turismo e dello spettacolo Dario Franceschini e quello dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Nel documento, dai toni decisamente più concilianti, il sindaco chiede di mettere in atto tutte le misure necessarie per il rilancio dell’economia e per lo studio di eventuali provvedimenti e agevolazioni atti a sostenere le attività artigianali e commerciali dei piccoli paesi di montagna costrette a chiudere, con aiuti economici concreti che possano garantire liquidità alle famiglie che, non appena l’emergenza sarà cessata, riapriranno i loro presidi territoriali.
“Amministro un piccolo comune di montagna – scrive la Negri -, che vive di turismo, che ha sviluppato e mantenuto una serie di attività artigianali e commerciali. Si tratta di piccole attività, a conduzione famigliare, che si tramandano, di generazione in generazione, e che tutte insieme costituiscono presidio di mantenimento territoriale per le nostre valli. Se la chiusura forzata si protrarrà oltre un certo limite di tempo, il rischio concreto è quello che parte delle attività non potrà più riaprire a causa di mancanza di liquidità.
Si parla tanto, ultimamente, di rilancio della montagna. Le conseguenze della mancata riapertura delle attività potrebbero essere, per noi, catastrofiche. Verrebbe a mancare quello che è il tessuto socio-economico che tiene in piedi queste valli e che ne ha evitato lo spopolamento.
Eppure, proprio in questo momento di emergenza, si è riscoperta l’importanza di poter godere di esercizi commerciali aperti nel proprio paese e che garantiscono l’autonomia dei piccoli agglomerati urbani, contribuendo a limitare la circolazione delle persone verso i grandi centri contrastando la diffusione del virus. In montagna, grazie agli abitanti del territorio, si riescono ancora a mantenere e tramandare le tradizioni e le consuetudini del passato che, altrimenti, andrebbero perse perché uniche e specifiche dei territori. Tanto che la salvaguardia delle zone montane riveste carattere di interesse nazionale nella nostra Costituzione”.
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