PAMPARATO
20/06/2020 - 15:19
di p.cam
Una dichiarazione di intenti, ecco quello che il Consiglio Comunale di Pamparato ha approvato nella seduta di sabato mattina con il solo voto contrario di Paola Regis e l’astensione di Emilio Bertolotti. “Grande assente” - insieme ad Ilaria Giaccone - l’ex sindaco (di Garessio e di Pamparato) Renato Chinea. La maggioranza non ha quindi votato un vero e proprio recesso dall’Unione Montana Valli Monregalesi – l’iter è lungo e le carte in tavola possono cambiare ancora -, ma, dopo le dimissioni del Sindaco Franco Borgna da presidente dell’ente, è arrivato il primo atto formale per dare sostanza all’argomento e di fatto lasciare aperte tre strade. Oltre al rimanere nelle “Valli Monregalesi”, il passaggio con Garessio in nome di una collaborazione avviata per il Castello di Casotto o il restare da soli.
Perché Garessio? «Quando ci siamo trovati con Fazio per parlare del Castello abbiamo capito che si poteva puntare su un polo turistico che partendo dalla Torre di Monasterolo Casotto e passando per il Castello dei Marchesi di Pamparato culminasse nel Castello Reale di Valcasotto, che non fa parte del nostro territorio ma è sul versante del rio Casotto e per cui possiamo avere ricadute importanti con la riapertura. Sarebbe un importante bacino storico culturale e d’arte, perché noi non possiamo avere per esempio il turismo di massa che hanno per esempio le Frabose con lo sci. Certamente bisognerà capire cosa succederà nell’Unione dell’Alta Valle Tanaro, ma vogliamo essere pronti ad ogni eventualità».
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