MONREGALESE
30/06/2021 - 18:57
di m.ber
Netto cambio di registro da parte della minoranza di Monastero. Il Consiglio comunale andato in scena martedì sera segna forse un “punto di non ritorno” nei rapporti con il sindaco. Lo ha spiegato chiaramente il capogruppo Ferrua, che dopo la risposta all’interrogazione sulla fibra ottica data da Zarcone ha letto un lungo intervento, non privo di attacchi e stoccate. «L’opposizione consigliare ha collaborato in questi quattro anni in nome del bene dei nostri concittadini – le sue parole -, ricevendo più volte il suo apprezzamento. Ma non sarà più così per il resto della legislatura. L’opposizione che porteremo avanti sarà rispettosa ma rigorosa e faremo in modo di informare correttamente con ogni mezzo quanto accadrà nel nostro Comune da questa sera ai prossimi mesi che ci separano dalle Amministrative». Citando Dante, Ferrua ha detto che la maggioranza conoscerà “quanto di sale sa lo pane altrui”. Ad indispettire Ferrua la risposta all’interrogazione anticipata ai giornali da parte del sindaco. «Così facendo ha di fatto esautorato tutto il Consiglio comunale – ancora Ferrua -, una fuga in avanti incomprensibile per un uomo che ben conosce il diritto amministrativo, uno scatto di malcelato orgoglio inusuale per un pubblico amministratore».
Ferrua ha proseguito il proprio attacco accusando il sindaco “per un programma elettorale fatto di promesse oggi rivelatesi inconsistenti” e di scarsa presenza fisica in paese.
Zarcone ha chiesto che venisse letto l’articolo apparso sui giornali, evidenziando come questo avesse contenuto diverso rispetto alla risposta vera e propria letta nel corso del Consiglio. Ferrua ha specificato che l’intervento era riferito alle dichiarazioni apparse sulla carta stampata, e non alla risposta, puntuale e precisa nei termini tecnici.
Scintille ancor prima di aprire la seduta, con Ferrua che ha contestato i termini della prima e seconda convocazione e che ha invitato il sindaco ad anticipare all’inizio le comunicazioni sugli episodi di furto al cimitero e sulla pluriclasse in base all’articolo 40 del Regolamento. «Le comunicazioni iscritte all’ordine del giorno sono cosa ben diversa dalle comunicazioni generiche» ha ribattuto Zarcone.
I consiglieri di minoranza non hanno votato i primi punti, relativi alla modifica del regolamento per la disciplina della Tari in recepimento del decreto legislativo che ha ridisegnato le regole sui rifiuti, al piano economico finanziario trasmesso da Acem (il costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti scende a 205.000 euro rispetto al 226.000 del 2020, “segno che il sistema di raccolta porta a porta, con un po’ di pazienza, sta portando i suoi frutti” ha detto Zarcone), alle scadenze delle due rate (31 luglio e 31 ottobre) e alle agevolazioni per le utenze non domestiche grazie a fondi statali (sgravio dell’80% per le utenze che hanno subito disagi per le chiusure forzate e del 20% per quelle colpite “di riflesso”).
L’unica votazione unanime c’è stata per la cittadinanza onoraria al milite ignoto. Sul punto Zarcone ha ricordato come da quando indossa la fascia di primo cittadino l’Amministrazione abbia sempre ricordato la ricorrenza del 4 Novembre.
Dettagliata la risposta all’interrogazione sulla fibra ottica: «Il bando di Open Fiber, concessionario di Infratel che è una società controllata dal Mise, per il Comune di Monastero prevedeva di coprire soltanto 388 unità immobiliari, poi ampliate a 405 in corso di realizzazione – ha spiegato Zarcone -. Il bando non prevedeva la possibilità di coprire l’intero territorio, né sarà impossibile farlo in futuro.
Per mero scrupolo ho chiesto comunque se a fronte di un intervento finanziario da parte del Comune la ditta avrebbe potuto procedere ma hanno risposto di no perché ormai il progetto era stato approvato. Open Fiber ci ha spiegato che esistono due categorie di tecnologia, quella FTTH, via cavo, che permette un download fino a 100 megabyte al secondo, e quella via etere, tramite appositi “antennini”, in grado comunque di garantire una velocità di circa 30 mega. Entro settembre 2021 dovrebbero essere messe in vendita queste seconde tecnologie, procedendo quindi all’estensione del servizio. Dov’è presente la fibra, inoltre, non sempre funziona in modo eccellente quindi ho chiesto di controllare funzionalità».
Ferrua si è detto soddisfatto della risposta e ha chiesto di inserire queste informazioni in un avviso sul sito del Comune. Poi ha letto l’intervento di cui abbiamo parlato sopra e ha abbandonato l’aula assiema alla consigliera Enrica Danna.
Il Consiglio è proseguito con la mozione dei consiglieri Pietro Danna e Franco Bosio. «Crediamo sia stato utile introdurre questo argomento così importante per telelavoro e didattica a distanza, quindi grazie anche alla minoranza per l’interrogazione – ha detto Danna -. Pensiamo sia utile far assumere dal Consiglio un atto di impegno ufficiale in vista di successivi bandi. Per questo esprimiamo l’auspicio che la posa della fibra ottica possa essere realizzata in modo omogeneo in tutto il territorio comunale, andando a coprire altresì le zone che oggi ne risultano sprovviste, in modo da garantire l’accessibilità ad una connessione a Banda Ultralarga a tutta la popolazione residente».
«A me sembra che in questo caso specifico lo strumento appropriato fosse proprio la mozione e non un’interrogazione – ha aggiunto Zarcone -, ben volentieri l’avrei accolta se fosse stata presentata dalla minoranza».
Nelle comunicazioni finali il sindaco ha invitato i proprietari delle tombe danneggiate per l’asportazione delle parti in rame a sporgere denuncia ai Carabinieri, e relazionato sulla questione pluriclasse. «Chiudiamo con nota positiva – ha detto Zarcone -, è certo che la pluriclasse non si farà. Con l’organico di fatto l’Istituto Scolastico territoriale di Cuneo dovrebbe prevedere le cinque classi, se così non fosse ovviamente siamo pronti a ricorrere nuovamente al Tar».
Il day after le acque non si sono calmate. Il sindaco ha inviato una nota ai giornali: «Sono stupito dal comportamento dei due rappresentanti del gruppo di minoranza. Pur essendo fisicamente presenti non hanno espresso il loro voto sui quattro punti relativi alla tassa rifiuti, vicenda su cui credo interesserò la Prefettura per conoscere se e quali provvedimenti debbano essere intrapresi in quanto il caso non è disciplinato dal Regolamento del Consiglio. Altrettanto stupore desta l’abbandono del Consiglio subito dopo la risposta all’interrogazione sulla fibra ottica anche perché i punti successivi erano tutti particolarmente importanti per l’opinione pubblica. Non comprendo, infine, le proteste della minoranza stessa sui modi e tempi di risposta all’interrogazione, a loro dire anticipata ai giornali. A tale riguardo, infatti, anche ammesso e non concesso che la mia risposta sia stata anticipata ai giornali (ma così non è ed è facilmente verificabile, confrontando gli articoli di stampa con lo sbobinamento della registrazione di quanto da me detto) non mi è chiaro per quale motivo gli interroganti possano far pubblicare il testo integrale dell’interrogazione sui giornali, pretendendo, però, che il sindaco risponda solo in Consiglio. In questo caso si verifica una disparità di trattamento nei confronti dell’opinione pubblica la quale, molto verosimilmente, rammenterà la prima notizia della vicenda e non anche il seguito».
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