MONREGALESE
19/10/2022 - 13:49
di m.ber
Sono trascorsi quasi tre anni da quando l’associazione GEA ha preso in gestione il Canile Rifugio 281 a San Paolo: è arrivato il tempo di un primo bilancio per condividere i propri successi ma anche le criticità del territorio in tema randagismo.
«Quando nel 2020 rilevammo il Canile di San Michele Mondovì, non fu semplice spiegare ai diversi sindaci il perché del convenzionarsi con noi - racconta la presidente di GEA Estelo Anghilante -. Le vecchie convenzioni richiedevano ai Comuni una quota giornaliera a cane ospitato creando una falsa illusione di risparmio, poiché i Comuni immaginavano che il cane presto sarebbe andato in adozione mentre, il più delle volte, l’animale passava anni nella struttura. La convenzione che proponemmo invece utilizzava come parametro il numero di abitanti di un Comune ma soprattutto la volontà di far nascere un canile differente; non più luogo di mera detenzione di randagi ma uno spazio che offrisse servizi alla cittadinanza, inserito nel tessuto sociale, utile alla comunità. Dopo quasi tre anni possiamo dire di esserci riuscite».
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