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Vicoforte: in Basilica la mostra sui due sacerdoti martiri di Boves

Da domani fino al 12 febbraio 25 pannelli con la storia di don Bernardi e don Ghibaudo

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Vicoforte: in Basilica la mostra sui due sacerdoti martiri di Boves

01/02/2023 - 16:12

di m.ber

Da giovedì 2 febbraio fino al 12 febbraio farà tappa al Santuario di Vicoforte la mostra itinerante dedicata a don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo. I due sacerdoti sono stati ufficialmente proclamati beati nel corso dell’autunno, a coronamento di un percorso di storia, fede e memoria.

La mostra ha debuttato nella chiesa di San Magno a Boves ed ha fatto tappa anche presso la Cattedrale di Mondovì in autunno. È stata inoltre in diverse chiese della provincia, oltre che al Meeting di Rimini, a Roma e nel Duomo di Asti.

Organizzata dall’associazione “Don Bernardi e don Ghibaudo”, “Martiri per una nuova città” (questo il titolo dell’esposizione) consiste in una serie di pannelli mobili che raccontano la storia dei due servi di Dio, sacerdoti martiri, trucidati nel corso della strage nazista di Boves del 1943. Si tratta di 25 pannelli articolati in due sezioni: la prima contiene i dati biografici e le informazioni riguardanti il ministero e il martirio di don Bernardi e don Ghibaudo, la seconda documenta il percorso di pace intrapreso da allora dalla comunità bovesana. Ricostruisce la memoria dei tragici giorni del 1943, la storia dei due sacerdoti don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo e dell’imprenditore Antonio Vassallo, tre delle 24 vittime di quel giorno, il loro martirio e il cammino di pace che Boves ha intrapreso in 80 anni dall’eccidio, in particolare con la Comunità di Schondorf in Baviera dove è sepolto il comandante Joachim Peiper che ordinò la rappresaglia. Don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo sono stati proclamati beati domenica 16 ottobre 2021. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della Basilica.

Interpellato dai nazisti per svolgere il ruolo di mediatore in vista della liberazione di due tedeschi catturati, don Bernardi porta a termine l’incarico, ma viene trattenuto insieme all’imprenditore Antonio Vassallo. Il 19 settembre 1943, dopo essere stato fatto salire su un’autoblindata dei nazisti con il Vassallo, viene ucciso e dato alle fiamme.

Durante l’eccidio, invece, don Ghibaudo venne colpito a morte da una raffica di mitra, dopo essere andato in soccorso a una persona, per impartirgli l’assoluzione.

 

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