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Il presidente Robaldo e l'assessore regionale Protopapa al raduno Anaborapi di Valcasotto

Gli oltre 200 allevatori chiedono di far decollare l'IGP Vitellone piemontese della coscia

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anaborapi

10/08/2023 - 08:56

Il Presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha presenziato il 9 agosto al raduno regionale Anaborapi (associazione allevatori razza bovina piemontese) a Valcasotto insieme all’assessore della Regione Piemonte Marco Protopapa. L'occasione è stata utile per ribadire la presenza dell'Amministrazione Provinciale al fianco degli allevatori ed al contempo per ringraziare per il loro impegno i tantissimi volontari delle Pro Loco, che ha preparato il pranzo con polenta saracena al sugo di porri, e delle associazioni della zona. In mattinata è stato presentato lo stato dell’arte del progetto I-BEEF2 e si è discusso con il Cda di Anaborapi. «Un’occasione per confrontarsi con gli allevatori per parlare di agricoltura, cibo e sostenibilità. Elementi fondamentali che caratterizzano il mio assessorato. Massima condivisione l’impegno verso una promozione rivolta ad un compratore sempre di più consapevole di ricevere carne di qualità», così l’assessore Protopapa.

Gli oltre 200 allevatori presenti hanno posto un particolare accento sulla necessità di far decollare l’IGP “Vitellone Piemontese della Coscia” (promossa a suo tempo dal consorzio Coalvi) ed il Direttivo ha informato Protopapa di una situazione che rischia veramente di far chiudere aziende importantissime per l’economia dell’intera regione Piemonte. Ha spiegato il presidente Anaborapi Andrea Rabino: «Con pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 23 dicembre 2016, il “Vitellone piemontese della coscia” ha ottenuto il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un iter partito nel 2009, conclusosi con un importante risultato. È un peccato che a sette anni di distanza da quando ci è stata offerta questa grande opportunità, l’IGP sia ancora ferma ai box di partenza!». L’assessore Protopapa ha confermato la strategicità di un settore che coinvolge l’attività di oltre 4.000 famiglie diretto-coltivatrici ed un importante indotto: «L’IGP è uno strumento importantissimo, da un lato per certificare e tutelare il prodotto, dall’altro lato per valorizzarlo, anche attraverso le risorse che la Comunità Europea mette a disposizione delle indicazioni geografiche protette. Per garantire un efficace funzionamento dell’IGP è necessario, tuttavia che l’intera filiera di produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto sia pienamente partecipe. La Regione è disponibile ad organizzare un tavolo che veda coinvolti tutti gli attori».

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