15/03/2024 - 14:05
La Seconda guerra mondiale coinvolse tutti e non risparmiò le Valli Monregalesi, tanto meno i piccoli borghi montani. Paesi e località che, all’epoca dei fatti, contavano ancora centinaia di residenti che videro prima la presenza di sbandati e compagini partigiane e successivamente il temibile arrivo delle truppe tedesche. A 80 anni di distanza da quei fatti, l’Associazione Amici di
Valcasotto con i Comuni di Pamparato e Garessio, ANPI Mondovì, Onlus Cordero Lanza di Montezemolo e l’associazione Amici del Castello di Casotto propongono un convegno per analizzare il conflitto, sia da un punto di vista prettamente bellico sia riguardo le conseguenze che ebbe nella prosecuzione della lotta partigiana. La Battaglia di Valcasotto, infatti, rappresentò un
vero e proprio spartiacque per la Resistenza, che fece tesoro dagli errori commessi dalle formazioni guidate dal Mauri e riorganizzò i propri interventi, soprattutto nelle Langhe, in maniera differente e sicuramente più efficace. Quella tedesca fu una rappresaglia cruenta, borgata per borgata, casa per casa, con rastrellamenti, minacce di morte e fucilazioni di civili considerati complici dei partigiani. 115 i partigiani caduti, fucilati o catturati, 17 le vittime civili, una settantina le case bruciate. Furono
date alle fiamme anche baite, fienili e seccatoi, un centinaio le famiglie private di un tetto. «Vogliamo dare attenzione e soprattutto voce ai civili, a chi fu testimone di una simile tragedia - spiega il presidente degli Amici di Valcasotto Alessandro Briatore -. Abbiamo raccolto i ricordi dei ragazzi di allora, altri avremo la fortuna di ascoltarli durante il dibattito. Quegli stessi ragazzi che, portando a spalle il materiale lungo le irte mulattiere, dovettero ricostruire il proprio paese, il loro
futuro». Il convegno si svolgerà sabato 16 marzo, alle ore 10, nell’incantevole “galleria dei marmi” presente all’interno del Castello di Casotto. Una location fortemente voluta dagli organizzatori, in quanto fulcro nevralgico di quella lotta, prima come sede delle truppe partigiane e poi vittima delle rappresaglie tedesche. Seguirà buffet predisposto da La Locanda del Mulino e, nel pomeriggio, se le condizioni metereologiche lo consentiranno, una visita ai luoghi della resistenza e, in particolare,
alla borgata Tagliante che, più di altre, pagò lo scotto di quei giorni funesti. Tra i relatori il prof. Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. Sarà presente anche il coro provinciale ANPI di Torino diretto dal maestro Mauro Uberti.
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