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Mondovì: replica delle mamme alla proposta di Federottica sulle terapie alternative alla cataratta congenita

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Mondovì: replica delle mamme alla proposta di Federottica sulle terapie alternative alla cataratta congenita

05/07/2024 - 15:31

Sulla proposta di Federottica di soluzioni alternative alle  lenti a contatto per bambini con cataratta congenita, che sul nostro territorio riguarda il piccolo Leonardo a Mondovì, ma come lui ci sono molti altri bambini nelle stesse condizioni in tutta Italia, non ha tardato ad arrivare la replica delle mamme che quotidianamente convivono con il problema. Replica che noi riceviamo e pubblichiamo. 

"Buongiorno Sig. Maestrelli, ho letto la sua lettera in merito alla questione delle lenti a contatto.
Ci tengo a ringraziarla per l'interessamento, ma noi (parlo al plurale perché mi faccio portavoce anche delle altre mamme con cui quotidianamente mi sento e che siamo nostro malgrado entrate nel mondo della cataratta congenita per questo ci teniamo a risponderle pubblicamente) siamo più che consapevoli delle lenti alternative in commercio, ci è stato risposte più volte così, peccato che nessuna ha le caratteristiche tecniche della silsoft che presenta un valore di trasmissibilità dell'ossigeno Dk/t maggiore di 300. Le altre "alternative" forse arrivano a 60, 70, peccato che tra le alternative alcune si rompono negli occhi, altre sono così scivolose che non riusciamo a metterle, altre si accartocciano appena si toccano gli occhi, qualcuna si riesce a metterla al mattino ma poi si passa la serata al pronto soccorso e nessuno riesce più a toglierla, altri tengono le giornaliere di notte con i rischi che lei ben conosce....se vuole i contatti di queste mamme per sentirle personalmente nessun problema, purtroppo non riusciamo a sederci a un tavolo perché siamo sparse in tutta Italia".

"Come purtroppo i professionisti che lei menziona, non vivono a casa nostra, ci sono mamme che riescono a cambiare la lente solo quando i figli dormono, ci sono mamme che iniziano a lavorare alle sei e si trovano a svegliare i bimbi prima per mettergli ogni giorno la lente, personalmente per 4 mesi ho fatto Mondovì-Genova perché qua nessuno riusciva a togliere la lente, perfino contattologi pediatrici, venivano perfino a casa a provare, non possiamo traumatizzarli tutti, ci sono mamme che sono all'inizio e come me la prima volta che ho dovuto togliere la lente ci ho messo 3 ore di orologio in 3 persone, poi non scordiamo che questi bimbi devono anche sopportare il bendaggio, tot ore al giorno per poi cominciare a torturarli altre ore per cercare di togliere la lente, e la vita di noi mamme e delle famiglie che devono sopportare questo carico? Mettiamoci anche nei panni degli altri, già la nostra vita è cambiata in negativo dopo la diagnosi, consideriamo il fatto che al mondo esiste la possibilità di avere almeno una qualità di vita migliore, ecco finché c'è una possibilità perché dovremmo arrenderci alle alternative? Perché tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare... e noi, ci creda, siamo proprio nel pieno di un mare in burrasca"

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