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ISTRUZIONE

Fondi asili nido, 3,8 milioni per la provincia di Cuneo

La soddisfazione del senatore Bergesio (Lega)

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Fondi asili nido, 3,8 milioni per la provincia di Cuneo

Il progetto del nuovo asilo nido di San Michele Mondovì

30/05/2025 - 10:00

I Comuni beneficiari ne avevano già ricevuto comunicazione, ora è ufficiale. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha effettuato la ripartizione dei fondi destinati agli asili nido italiani, con uno stanziamento aggiuntivo di 800 milioni di euro a livello nazionale. Di questi, poco meno di 9 milioni andranno alla Regione Piemonte e 3,8 alla Granda. Tra i progetti finanziati c’è anche quello del nuovo asilo nido di San Michele Mondovì.

Esprime soddisfazione il senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Palazzo Madama. I fondi nella Granda saranno ripartiti tra i Comuni di Cherasco (672.000 euro), Fossano (720.000 euro), Manta (480.000 euro), Marene (480.000 euro), San Michele Mondovì (480.000 euro), Santo Stefano Belbo (480.000 euro) e Villafalletto (576.000 euro).

Le risorse sono finalizzate alla costruzione di nuovi asili nido e alla riconversione di edifici pubblici esistenti. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a potenziare l’offerta educativa nella fascia 0-2 anni, raggiungendo il target finale del PNRR.

«Con questo decreto - spiega Bergesio - il Governo conferma l’impegno concreto nel garantire pari opportunità educative sin dalla prima infanzia, consapevoli che un’educazione fin dalla più tenera età è fondamentale per colmare divari sociali. Il nostro obiettivo è eliminare le differenze territoriali nella disponibilità di asili nido, affinché ogni bambino possa accedere ad un’educazione di qualità indipendentemente dal Comune o dalla Regione di appartenenza. Investire nell’istruzione significa investire nel futuro del Paese, per una società dove ogni famiglia possa contare su un sistema educativo che supporti concretamente la crescita dei propri figli».

Il decreto stabilisce criteri oggettivi per l’accesso ai fondi, privilegiando i Comuni con una copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33%. I Comuni che otterranno i finanziamenti dovranno garantire l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 agosto 2025, nel rispetto degli obiettivi del PNRR.

 

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