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Le associazioni fondiarie, mezzo fondamentale per valorizzare le aree interne

Il presidente dell’ASFO monregalese, Vittorio Camilla, ad un convegno alla Camera dei Deputati

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Le associazioni fondiarie, mezzo fondamentale per valorizzare le aree interne

Vittorio Camilla e il prof. Devecchi

05/11/2025 - 17:06

Martedì scorso, con il nostro giornale già in chiusura, si è svolto presso la Camera dei Deputati, nella prestigiosa sala della Lupa, un importante incontro nazionale per fare il punto sulla situazione degli storici paesaggi rurali con le loro specifiche caratteristiche. Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali piemontesi, tra cui l’Università di Torino e le Accademie di Agricoltura e delle Scienze di Torino ed è stato presieduto dal presidente della Commissione Politiche UE della Camera Giglio Vigna.

Nelle varie sessioni di lavoro sono state esaminate le caratteristiche dei vari ambiti rurali: dalla viticoltura all’olivicoltura, da quello silvo-pastorale a quello forestale. Tutti manifestano una comune difficoltà di carattere agronomico ed economico per un utilizzo ottimale della superficie agraria. Questa, infatti, spesso è assoggettata ad incuria, utilizzo anomalo, abbandono, frammentazione o, a volte, al permanere di enfiteusi che ne limitano l’utilizzo. Per ovviare a questo problema, l’iniziativa più saggia spesso sarebbe quella di costituire un’Associazione Fondiaria, come ha sottolineato il professor Andrea Cavallero per l’Accademia di Agricoltura di Torino.

«Ci auguriamo che questo concetto possa svilupparsi anche per quanto riguarda la nostra Associazione Fondiaria Monregalese – commenta il presidente Vittorio Camilla, presente all’incontro -, che è stata costituita proprio con il criterio di fare riferimento ad una ben precisa area geografica e non a semplice espressione di campanile o di Unione di Comuni che, notoriamente, è soggetta alla volubilità politica. Tuttavia, molti rimangono ancoràti agli schemi di vicinato o ad illogiche e anacronistiche rivalità e fanno fatica a valutare le straordinarie potenzialità che un’area geografica omogenea potrebbe raggiungere. Al momento la nostra ASFO è riuscita a realizzare un primo piano forestale su una superficie di 20 ettari, ma siamo fiduciosi che ciò possa costituire il preambolo per una efficace azione di valorizzazione del nostro paesaggio, che caratterizza il sud-est della provincia di Cuneo».

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