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Polemica a Chiusa di Pesio per Eric Gobetti, volantini di CasaPound in paese

Lo storico interverrà questa sera in Biblioteca per il Giorno del ricordo

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Polemica a Chiusa di Pesio per Eric Gobetti, volantini di CasaPound in paese

08/02/2023 - 15:37

di m.ber

Un “blitz” in piena notte per contestare l’ospite invitato da Comune e Biblioteca per ricordare il giorno del ricordo. Militanti di CasaPound hanno affisso a Chiusa Pesio la foto sorridente di Norma Cossetto, studentessa istriana lungamente seviziata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani titini, nei pressi della biblioteca e nel centro del paese. Questa l’azione a firma di CasaPound Italia contro la presentazione del libro di Eric Gobetti, in programma questa sera alle 21 presso la struttura in via Turbiglio.

“Riteniamo che questo sedicente storico - si legge in una nota del movimento - sia assolutamente inidoneo a discettare delle terribili sofferenze inferte agli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia dai comunisti jugoslavi. Censuriamo fermamente l’operato dell’amministrazione comunale di Chiusa Pesio, che avrebbe promosso nella biblioteca civica la presentazione di un “pamphlet” giustificazionista, dal titolo vagamente ironico e già solo per questo profondamente offensivo, oltre che fazioso. La presenza di Eric Gobetti si pone in netto e fragoroso contrasto con le finalità del Giorno del Ricordo. Di fronte a questo individuo ed a chi lo sostiene rispondiamo col sorriso d’una ragazza coraggiosa, che col proprio sacrificio è assorta a “Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

L’autore presenterà questa sera il libro “E allora le foibe” edito da Laterza. Classe 1973, è uno studioso di fascismo, Seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore di due documentari (Partizani e Sarajevo Rewind), esperto in divulgazione storica e politiche della memoria, ha collaborato più volte con il canale televisivo Rai Storia. 

Dice di voler proporre un “fact checking” non per negare o sminuire una tragedia, ma “con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una “versione ufficiale” molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili”.

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