il partigiano Ugo Re con il sindaco e amico Giuseppe Trossarello
11/08/2024 - 19:12
Nella mattinata di oggi, domenica 11 agosto, è morto Ugo Re, uno degli ultimi partigiani e testimoni della seconda guerra mondiale, della deportazione e della ferocia delle milizie fasciste. Avrebbe compiuto 98 anni a novembre ed era ospite della Casa di riposo di Bene Vagienna. Nato e cresciuto a Lequio Tanaro, aveva un forte legame con il sindaco Giuseppe Trossarello: "Un uomo molto importante per la nostra comunità e per me - dice il primo cittadino -, non solo per quello che ha fatto in guerra, ma anche per quello che ha fatto il paese".
Ferroviere dall'età di 17 anni, a 18, nel 1943, fu catturato dalle milizie fasciste e piuttosto che tradire gli amici rischiò di essere fucilato. Rimasto al muro in silenzio per tre giorni fu poi deportato in un campo di concentramento. Per il suo coraggio il presidente Sandro Pertini lo insignì quaranta anni dopo del titolo di Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana. A conflitto concluso, tornò nelle Ferrovie dello Stato e divenne responsabile delle merci alla stazione di Torino Porta Nuova. A Lequio fu anche consigliere comunale, suo il merito del primo circolo con bar del paese e del gemellaggio con Soave. Vedovo da cinque anni, lascia un figlio e un nipote. I funerali saranno celebrati martedì alle ore 10 nella parrocchiale di Lequio Tanaro.
“Partecipo al cordoglio della famiglia e della comunità di Lequio per la scomparsa del partigiano Re – sono le parole del presidente della Provincia Luca Robaldo – e desidero esprimere la vicinanza e l’affetto di tutta la comunità provinciale a quest’uomo coraggioso che fu deportato in un campo di concentramento e rischiò la sua vita pur di non venire meno alla lealtà verso i suoi compagni. Sono uomini così che hanno fatto grande l’Italia non solo durante la guerra di Liberazione, ma anche in seguito impegnandosi, come fece Ugo, alla ricostruzione delle nostre piccole comunità”.
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