PESIO-BISALTA
18/07/2025 - 20:16
Il Consiglio “di insediamento” del nuovo presidente del Parco Alpi Marittime Armando Erbì nella sua Chiusa Pesio è stato abbastanza movimentato. Il rappresentante delle associazioni ambientaliste Bruno Gallino ha disertato la seduta, inviando una lettera che ha chiesto di leggere, in cui ribadisce la necessità per le associazioni ambientaliste di un’ulteriore verifica sulla nomina di Erbì a presidente.
In apertura lo stesso Erbì ha fatto alcune dichiarazioni: «Specifico che la convocazione di questo Consiglio in assenza del rappresentante delle associazioni agricole è stata fatta per rispettare lo statuto, che lo impone entro 15 giorni dalla nomina del presidente (avvenuta il 4 luglio, ndr). Propongo comunque di rinviare la nomina del vicepresidente proprio per coinvolgere nella scelta anche l’ultimo consigliere. Ho vissuto mesi non tranquilli, si è detto tanto su di me. Ricordo che Anac con due pareri distinti ha chiarito la piena conferibilità dell’incarico alla mia persona: sono dipendente di un Consorzio, Conitours, che non ha scopo di lucro e dal 9 aprile scorso mi sono spogliato di ogni potere esecutivo. Per trasparenza ho anche comunicato all’amico Lanteri che non mi occuperò più di via del Sale. La convocazione del Consiglio a Chiusa Pesio e non nella sede legale di Valdieri non voleva essere una mancanza di rispetto, come ho chiarito anche con il sindaco Guido Giordana (presente in sala assieme al presidente dell’Unione Montana Valle Stura Loris Emanuel), ma solo un modo per omaggiare due figure che hanno fatto tanto per il Parco, il presidente Aldo Viglione e mio padre Antonio Erbì. Incontrerò spesso i sindaci del territorio».
Meno diplomatico l’ex presidente e commissario uscente del Parco Piermario Giordano: «Al di fuori di qua mi ritengo amico di Erbì, qui però rappresento il Comune di Entracque e certe cose vanno dette. Ringrazio il sindaco Pepino per la fiducia accordatami, ho detto subito di sì ma mi sono pentito subito dopo. Il mio sarà un incarico a tempo, fino al 2027». Giordano ha rimarcato quanto fatto durante il suo mandato, senza rinunciare a qualche stoccata: «Ringrazio l’attuale direttore Gautero, il suo predecessore Canavese e tutti i dipendenti, sono una macchina da guerra. In questi anni abbiamo attratto finanziamenti per 20 milioni di euro e lasciato in eredità progetti per 7 milioni. Eppure un sindaco davanti a sindaci della comunità e due assessori regionale ha detto che “la presidenza degli ultimi 5 anni non ha portato grandi benefici al territorio” (il riferimento è allo stesso Giordana, ndr). Ho detto ad Erbì, che pure ha fatto parte dell’ultimo Consiglio, di non prendersi meriti non suoi, visto che è il re dei social. Tutto questo non è bastato a confermarmi presidente, è stata un’elezione lunga e difficile ma io non sono mai stato in gioco. L’unico nome sul tavolo è sempre e solo stato Armando Erbì, eppure è l’unico presidente degli ultimi anni a non essere stato scelto all’unanimità, come il sottoscritto, Salsotto e Barale, solo per citarne alcuni.
Sarò, lo dico con un po’ di presunzione, il garante della legalità e della buona amministrazione. Ad esempio ricordo al presidente Erbì due cose: l’uso del logo del Parco non può essere dato a chiunque, e la richiesta di utilizzo delle sedi dev’essere fatta in forma scritta. Siccome ti voglio bene sono diventato il tuo avvocato. Ritengo che sia stato un grave sgarbo istituzionale verso l’ente convocare la riunione di insediamento qua, si sono sempre tenute nella sede legale».
«E poi – ha concluso Giordano – ci sono due potenziali profili di conflitto di interesse tra la carica di presidente e il ruolo di Conitours nell’Ats che gestisce la riserva dei Ciciu del Villar e la gestione della biglietteria della via del Sale da parte dello stesso consorzio, si confondono controllante e controllato. Il presidente è una persona seria e vorrà sgomberare il campo da ogni dubbio».
Erbì ha tagliato corto dicendo che avrebbe risposto per iscritto in altre sedi, quindi Giordano ha deciso di abbandonare la seduta e sedersi tra il pubblico.
Dopo una breve presentazione dei nuovi consiglieri Michele Panero («Guardiamo la sostanza e non la forma, mettiamoci al lavoro pensando al futuro»), Ivo Alberti, che ha auspicato un clima più sereno nelle prossime sedute, e Livio Piumatto, si è proseguito con gli altri punti all’ordine del giorno [...]
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