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Inaugurata a Chiusa Pesio la cassetta rossa, un aiuto contro la violenza

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Inaugurata a Chiusa Pesio la cassetta rossa, un aiuto contro la violenza

23/11/2025 - 18:45

C’è un nuovo mezzo per chiedere aiuto a Chiusa Pesio: al piano terra del Municipio è stata inaugurata domenica mattina la Cassetta Rossa. Una buca delle lettere speciale dove chi vive situazioni di violenza, discriminazione, bullismo o omotransfobia può lasciare un messaggio per essere ricontattato. Un punto di ascolto in più, che si affianca agli indispensabili numeri di emergenza 112 e 1522. Non sempre chi subisce una situazione di violenza ha la possibilità di utilizzare il telefono, e per questo la cassetta rossa può rappresentare un aiuto fondamentale. Non solo per le donne, ma anche ad esempio per studenti vittime di situazioni di bullismo o anziani costretti a lasciare tutta o parte della loro pensione ai famigliari.

La Cassetta Rossa, probabilmente la prima ad essere installata in Piemonte (tanto che l’iniziativa è stata applaudita direttamente dal presidente Alberto Cirio), è nata da una proposta di Donatella Cordova, recepita con convinzione dal Comune, nel ricordo del figlio Giorgio Barile, savonese legato alla valle Pesio, venuto a mancare lo scorso aprile a soli 37 anni. I genitori e il fratello di Giorgio erano presenti all’inaugurazione, insieme a buona parte degli assessori e dei consiglieri.

Le iniziative per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne a Chiusa Pesio proseguono nei prossimi giorni. Domani pomeriggio, alle 16, sotto il Pellerino di piazza Cavour, i ragazzi e le ragazze del centro aggregativo giovanile Officina Collega-Menti, insieme agli educatori della cooperativa sociale Proposta 80, realizzeranno un’installazione artistica dedicata al tema della giornata. La cittadinanza è invitata a fermarsi, osservare l’opera e contribuire con parole, pensieri e riflessioni. Mercoledì sera, alle 21, invece, nella Biblioteca Civica “Ezio Alberione”, si terrà un incontro dedicato al tema della violenza digitale, in collaborazione con l’associazione “Mai + sole”. A guidare la serata sarà il professor Francesco Striano, ricercatore in filosofia morale all’Università di Torino, da anni impegnato nello studio dell’etica delle tecnologie e dell’evoluzione dei media. Punto di partenza sarà il suo libro “Violenza virtuale: vita digitale e dolore reale”: il dolore nato online può davvero restare confinato dietro uno schermo? Le iniziative sono ad accesso libero e gratuito, per informazioni 0171-735514.

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