SICUREZZA
17/12/2025 - 16:20
La Regione Piemonte ha approvato l’assegnazione di 72 defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE) ai rifugi alpini ed escursionistici del territorio montano piemontese, accompagnata dalla formazione di 61 gestori e responsabili delle strutture. Si tratta di uno dei più significativi interventi dedicati alla sicurezza in quota, finanziato nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT) – annualità 2023, con una dotazione complessiva di 1 milione di euro. Il provvedimento permette di dotare i rifugi gestiti di strumentazioni essenziali per intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco, una delle principali cause di morte improvvisa anche in ambiente alpino. Soddisfatto l’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo: «Portare un defibrillatore in alta quota significa salvare vite. È un investimento che non riguarda solo le nostre montagne, ma tutte le persone che ogni giorno le vivono: gestori, escursionisti, famiglie, sportivi. Con questo intervento costruiamo una montagna più sicura, moderna e responsabile».
Le candidature sono state raccolte tramite le Unioni Montane. A seguito della fase istruttoria, sono risultate ammissibili 72 strutture distribuite su tutto l’arco alpino piemontese. Tra le strutture beneficiarie anche il rifugio Don Barbera (Briga Alta), la foresteria di Carnino, il Piero Garelli e Pian delle Gorre (Chiusa Pesio), il rifugio La Balma (Frabosa Soprana) e La Pavoncella a Camerana.
Powered by Gmde srl