SPORT - CRONACA
07/12/2020 - 16:58
La Procura generale dello Sport ha comunicato alla Monregale calcio l’archiviazione della procedura a suo carico conseguente al comportamento dell’ex tesserato Marco Rossi. Si tratta del giovane ex calciatore della Monregale finito nella bufera, a fine giugno scorso, per un video in cui utilizza epiteti offensivi verso una donna straniera. Il giovane si scusò (attraverso un legale) spiegando che “il video era privato”.
A conclusione delle indagini era stata ipotizzata una responsabilità oggettiva della società per quanto contestato al ragazzo (violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità, comportamento altamente in contrasto con i principi ed i valori connaturati al mondo sportivo, frasi connaturate da violenza, volgari, irrispettose e fortemente discriminatorie per motivi di razza, colore e sesso).
Oggi, lunedì 7, con la disposizione dell’archiviazione perché “non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare” nei confronti della Monregale, la vicenda può dirsi definitivamente chiusa. «Abbiamo sempre avuto fiducia nella Giustizia sportiva - dichiara il presidente Igor Bertone - e sempre chiaramente definito la nostra posizione, prendendo nettamente le distanze da un evento avvenuto decisamente fuori dal contesto sportivo in cui operiamo direttamente. È stata una pagina dolorosa, la società è stata travolta ingiustamente da un’ondata di critiche pesantissime, insulti e accuse a tratti incivili, subendo un grave danno di immagine. Oggi, sulla scorta del parere della Procura federale che ci assolve, ripartiamo con la serenità di sempre e rinnoviamo l’appello alla città, al territorio, alle aziende che vivono ed operano nel Monregalese, ad affiancarci nella nostra missione di continuare a crescere bambini e ragazzi in un ambiente sportivo sano, nel rispetto delle regole e delle persone».
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