SPORT
Foto Elena Merlino
20/12/2025 - 10:57
Questa sera (sabato 20 dicembre) alle 20.45 il Vbc Mondovì, guidato da coach Vittorio Bertini con l’assistente Matteo Brignone, affronta l’ultimo impegno del 2025. Nuovamente al PalaItis, i monregalesi ospiteranno i Diavoli Rosa Brugherio allenati da Moreno Traviglia, attualmente ottavi in classifica con 13 punti.
La formazione lombarda è un gruppo giovane e molto dotato sotto il profilo fisico e tecnico, reduce da un eccellente momento di forma testimoniato dalle quattro vittorie consecutive ottenute contro Limbiate, Albisola, San Mauro Torino e Saronno.
Per il Vbc Mondovì, dopo la convincente affermazione contro il Parella Torino e la buona prova offerta sul difficile campo della capolista Malnate, nonostante il risultato negativo, si tratta di una sfida da non fallire per continuare a restare pienamente in corsa nella lotta salvezza.
“Siamo attesi da un’ altra partita fondamentale – le parole di coach Bertini –, una gara che non possiamo e non dobbiamo sbagliare perché i punti in palio valgono doppio. I Diavoli Rosa sono una realtà ormai storica e consolidata del panorama pallavolistico nazionale: polo di eccellenza dell’attività giovanile, ha prodotto negli ultimi anni un numero considerevole di atleti oggi protagonisti in serie A, oltre ad aver collezionato decine di titoli giovanili regionali e nazionali. Questa nuova nidiata non fa eccezione, a cominciare dall’opposto Federico Argano, palermitano, mancino, già premiato ai recenti mondiali pre-juniores, vinti dall’Italia, come migliore nel ruolo. In regia si esibiscono due tra i migliori interpreti del girone: Simone Prada, già visto all’opera negli anni di serie A della formazione brianzola, e Pietro Bevilacqua, talento sotto osservazione nei processi selettivi delle nazionali giovanili. Il figlio d’arte Michele Viganó é il riferimento al centro insieme a Zara, mentre in posto 4 un altro figlio d’arte, Diego Bussolari, fa coppia con Massari per una diagonale molto completa. In panchina infine, un ennesimo atleta dal DNA importante, Lorenzo Moro, figlio di quello Stefano opposto proveniente da Novi e poi in forza anche al Cuneo, che ha calcato per molti anni i parquet di serie A. Essendo un gruppo giovane sono pieni di entusiasmo, che rischia e che non molla mai: insomma, il classico avversario che si deve affrontare al massimo delle potenzialità per evitare di essere punito. Per noi è una gara davvero molto difficile e che pesa enormemente: perciò dai ragazzi mi aspetto una prova concreta e di grande maturità, in cui si riesca a limitare gli errori e che possa rilanciarci in chiave salvezza”.
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